Nell’ultimo consiglio comunale di agosto l’opposizione non si è presentata, e il primo settembre ha depositato le dimissioni.  È successo a Malonno, Comune che non ha più una minoranza.

I quattro consiglieri – la capogruppo Katia Bona, Ivan Mariotti, Fiorella Tonon e Celestina Asticher – si sono dimessi in blocco attraverso una lettera protocollata dal segretario lunedì pomeriggio. Da sempre tra maggioranza e opposizione i rapporti erano tesi, anche in seguito alle vicende giudiziarie dell’ex sindaco Stefano Gelmi e il commissariamento del Comune.

La decisione è stata presa giudicando le azioni della maggioranza – come si legge nella lettera “non improntate secondo i criteri d’imparzialità e trasparenza e l’impossibilità di svolgere in maniera libera, trasparente e imparziale il ruolo di consiglieri”. Oltre a ciò, nell’ultimo periodo si sono verificati altri episodi che hanno alimentato ulteriori dubbi e perplessità. La capogruppo riferisce infatti che “un consigliere ha subìto minacce indirette”.

Il sindaco Giovanni Ghirardi sta valutando con un legale di procedere per quanto riportato nella lettera di dimissioni.
Come previsto dalla normativa i dimissionari verranno surrogati da altrettanti consiglieri non eletti appartenenti alla stessa lista, ma se anche questi dovessero rinunciare, il consiglio resterà senza minoranza fino alle elezioni del 2023.

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