La Corte d’Assise ha assolto Vincenzo Capano per vizio totale di mente. Lunedì pomeriggio, al termine del processo e delle richieste delle parti, è giunta la sentenza nei confronti del 26enne di Breno che, il 10 settembre 2020, dopo una lite uccise strangolandola la madre Francesca Mesiano nel loro appartamento a due passi dal Municipio.

Capano, poi, vegliò il corpo della madre per qualche ora, prima di recarsi dai Carabinieri a chiedere aiuto. I giudici, che hanno ritenuto Capano socialmente pericoloso (come affermato dalla perizia voluta dalla presidentessa della Corte d’Assise), ne hanno disposto il ricovero in una Residenza per l’esecuzione di misure di sicurezza per i prossimi dieci anni; il giovane attualmente si trova nella Rems di Castiglione delle Stiviere.

In mattinata al termine del processo, il Pubblico Ministero aveva chiesto per Capano la seminfermità mentale e quattordici anni di carcere. La difesa, invece, aveva chiesto l’assoluzione totale. Le motivazioni saranno rese note tra sessanta giorni.

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