Breno, in duomo la messa in suffragio di Angelo Farisoglio nell’anniversario della scomparsa

Breno, in duomo la messa in suffragio di Angelo Farisoglio nell’anniversario della scomparsa

Una messa sentita e molto partecipata, quella celebrata nel duomo di Breno lunedì sera, 14 marzo, a un anno esatto dalla morte di Angelo Farisoglio. Lo storico presidente di Radio Voce Camuna, della Cooperativa Arcobaleno e negli ultimi tempi anche della Carlo Tassara Spa, stimato commercialista con studio a Breno, ha ricevuto quel saluto che, al momento della sua scomparsa, le restrizioni dettate dalla pandemia non avevano permesso.

A celebrare la messa mons. Tino Clementi, direttore dell’Eremo di Bienno, già parroco di Breno, che nell’omelia ha voluto descrivere il carattere del “Ragioniere”, come si faceva chiamare, parlando della sua schiettezza, della sua forza di volontà e del suo impegno nel sociale e nelle istituzioni. “Date e vi sarà dato” è stata ieri sera la citazione dal Vangelo riferita a Farisoglio, che ha dato tanto in vita e che ha lasciato, alla sua morte, realtà solide e in grado di proseguire secondo l’impronta da lui voluta con caparbietà.

Prima della benedizione finale è intervenuto Cristian Ramus, successore di Farisoglio alla guida del Consorzio Sol.Co Camunia, che riunisce alcune cooperative sociali della Valle. Un ritratto realistico e senza fronzoli, quello che ha letto dall’altare per descrivere la figura di Angelo, sempre un passo avanti e sempre pronto a mettersi in gioco con nuove sfide, coinvolgendo chi lavorava con lui; un “guerriero camuno” che portava anche fuori Valle l’orgoglio e l’affetto per la sua terra, ha detto Ramus.

Alcuni intermezzi musicali dal violino dell’Orchestra di Vallecamonica hanno reso ancor più toccante la funzione, concelebrata dal parroco di Breno e Vicario Zonale don Mario Bonomi, da don Cesare Isonni, vicepresidente del Consorzio Sol.Co e presidente della cooperativa Agricola, e dal sacerdote brenese don Arturo Pelamatti, cappellano dell’Ospedale Esine.

Si sono chiusi così due giorni intensi in cui Breno e la Cooperativa Arcobaleno hanno voluto ricordare Farisoglio: domenica al Teatro delle Ali lo spettacolo del Laboratorio Teatrale del CSE “Al caffè del Cavaliere”, lunedì mattina al Palazzo della Cultura il convegno “Un progetto di vita che guarda al futuro delle persone disabili”, e l’apertura della mostra “con·tatto” (visitabile fino a venerdì dalle 09:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 18:00).

Breno, inaugurata e intitolata all’Appuntato Domenighini la caserma della Guardia di Finanza

Breno, inaugurata e intitolata all’Appuntato Domenighini la caserma della Guardia di Finanza

È stato scelto il primo giorno di marzo come data per l’inaugurazione delle nuove caserme delle Compagnie di Breno e di Rovato della Guardia di Finanza. L’evento in Vallecamonica si è svolto al mattino con il taglio del nastro e l’intitolazione della Caserma brenese, che ha accorpato le ex Tenenze del Corpo di Pisogne e di Edolo nel nuovo stabile, situato in Via Milano e in passato adibito a sede della Sezione distaccata di Breno del Tribunale Ordinario di Brescia.

La struttura era stata consegnata al Corpo a fine 2021, dopo una serie di lavori finalizzati ad ammodernarlo ed adattarlo pienamente alle esigenze di un reparto operativo. La nuova caserma è stata intitolata alla memoria dell’Appuntato del Corpo Giuseppe Domenighini, coraggioso camuno, di Malegno, insignito della Medaglia d’Argento al Valor Militare per un’eroica azione compiuta nel corso della Prima Guerra Mondiale.

La seconda cerimonia della giornata, iniziata intorno alle 12:00, è stata quella di inaugurazione della Caserma della Compagnia di Rovato, che ha accorpato la ex Compagnia di Chiari e la ex Tenenza di Manerbio.

Le due solenni cerimonie si sono svolte alla presenza del Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Giuseppe Zafarana, nonché del Comandante Interregionale dell’Italia Nord Occidentale, Gen. C.A. Fabrizio Carrarini, e del Comandante Regionale Lombardia, Gen. D. Stefano Screpanti.

Hanno partecipato all’inaugurazione delle nuove caserme numerose e importanti cariche istituzionali bresciane, tra cui: il Prefetto di Brescia, il Vescovo di Brescia, il Presidente della Corte d’Appello di Brescia, il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Brescia, il Procuratore Capo di Brescia, il Presidente della Provincia di Brescia, il rappresentante della Questura e il Comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri, il Comandante Provinciale del corpo dei VV.FF., i sindaci di Breno e Rovato e molti altri.

Nel corso delle cerimonie, il Comandante Generale Zafarana ha evidenziato come l’inaugurazione delle nuove caserme – diretta ad un riassetto del dispositivo del Corpo nella provincia bresciana, finalizzato ad assicurare presidi di legalità sempre più efficienti ed efficaci – testimoni la grande attenzione riservata dalla Guardia di Finanza ad un contesto territoriale, quale quello della provincia di Brescia, caratterizzato da eccellenze produttive di rilievo mondiale e da un dinamismo idoneo però a suscitare forte interesse da parte della criminalità economico-finanziaria.

Breno e il socialismo camuno danno l’ultimo saluto al geometra Veraldi

Breno e il socialismo camuno danno l’ultimo saluto al geometra Veraldi

Si è spento all’età di 78 anni a Breno il geometra Cesare Veraldi. Molto noto in tutta la Valcamonica non solo per il suo impegno politico tra le fila del socialismo, ma anche per la sua attività di geometra, Veraldi, classe 1943, originario di Piancogno ma residente a Breno da lungo tempo, è stato stroncato da una malattia.

Si impegnò a lungo in politica a livello locale: nell’Amministrazione brenese, in particolare come vicesindaco dal 1975 al 1980 e poi dal 1990 al 1999, ma per lungo tempo, dagli anni ’70 e almeno fino al 2009, a più riprese come consigliere comunale.

Sia la Comunità Montana di Vallecamonica che l’amministrazione comunale di Breno hanno espresso cordoglio ricordando il suo impegno nelle istituzioni camune.

Veraldi lascia nel dolore i figli Andrea, Manuela e Loredana, Francesca, e la sorella Giovanna. I funerali si terranno nel duomo di Breno domenica alle 16:00, partendo dall’abitazione di via Valverti, 40. Per lui garofani rossi, simbolo di quel socialismo a cui era saldamente legato.

Tiraboschi “gira” il Premio Farisoglio alla Cooperativa Arcobaleno

Tiraboschi “gira” il Premio Farisoglio alla Cooperativa Arcobaleno

Ammontava a diecimila euro l’assegno che il 22 dicembre scorso la Comunità Montana di Vallecamonica ha assegnato a Giacomo Tiraboschi come Premio Sandro Farisoglio, per aver promosso e valorizzato il territorio camuno con i servizi della trasmissione di Mediaset “Melaverde”.

La cifra, così come era stato promesso dall’imprenditore televisivo, è stata consegnata nelle mani del presidente della Cooperativa Arcobaleno, Fabio Conticelli (foto), che ha dichiarato con soddisfazione: “Con grande affetto e senso di comunità vogliamo ringraziare Tiraboschi e tutta la famiglia Farisoglio per il gesto di generosità”.

L’importo sarà utilizzato per supportare le nuove importanti iniziative della Cooperativa, che a novembre ha avviato gli scavi per abbattere lo stabile della ex caserma della Guardia di Finanza e sta realizzando una nuova ala della struttura di via Croce a Breno, così come volle fortemente il suo ex presidente Angelo Farisoglio, scomparso dieci mesi fa.

L’intervento, pensato con criteri green e con un sistema di costruzione ecologico detto “light steel frame”, che comporta un risparmio dei tempi quantificabile attorno al 40% e prevede l’utilizzo di acciaio assemblato a secco, ammonta a circa 3 milioni: tra recuperi fiscali, scomputi e agevolazioni per le cooperative, all’Arcobaleno costerà 1,2 milioni, che si vorrebbero raccogliere con un’operazione di fundraising e con l’immancabile generosità che da sempre sostiene la Cooperativa e di cui è stato testimone anche il vincitore del Premio Farisoglio 2021.

Come donare su https://cooparcobaleno.com/dona/

Dopo Brescia e Darfo, anche Esine e Breno rinunciano alle bancarelle delle feste patronali

Dopo Brescia e Darfo, anche Esine e Breno rinunciano alle bancarelle delle feste patronali

Brescia ha rotto il ghiaccio, poi è arrivato l’annuncio del Comune di Darfo Boario Terme: il 15 febbraio niente fiera di San Faustino, nè in città, nè in Valle, a causa della situazione pandemica.

Pochi giorni dopo sono arrivati anche gli annunci ufficiali da parte degli amministratori di Esine e di Breno, che a loro volta hanno annullato le tradizionali sagre del periodo legate alle feste patronali.

Esine, con San Paolo il 25 gennaio, era il primo paese che apriva le danze in Valle con bancarelle e giostre. Ma il 5 gennaio, nel corso dell’ultima seduta di Giunta, è stata presa l’amara decisione, anche alla luce dei numerosi residenti positivi.

E anche quest’anno non si svolgeranno gli eventi legati alla festa patronale di San Valentino a Breno: non solo le bancarelle lungo le vie centrali il 14 febbraio, ma anche i ritrovi conviviali previsti, come “Aspettando San Valentino”, mentre le premiazioni del “Premio letterario” e l’assegnazione delle borse di studio avverranno senza la presenza di pubblico.

Piscina di Breno, dopo gli intoppi i lavori potranno iniziare nel 2022

Piscina di Breno, dopo gli intoppi i lavori potranno iniziare nel 2022

La piscina di Breno, di cui si parla da anni, vedrà l’avvio dei lavori nel 2022. La gara d’appalto è pronta da mesi e finalmente le lungaggini burocratiche dovrebbero essere risolte. Regione Lombardia aveva chiesto al Comune un approfondimento progettuale. Una richiesta dovuta al fatto che l’opera, che sorgerà nella zona alta del paese, nei pressi della caserma dei carabinieri e del Liceo, ha ricevuto 3,5 milioni dei cosiddetti ex fondi Odi.

L’Amministrazione comunale, per inviare le giuste risposte a Milano, ha dovuto affidare l’incarico a un professionista che ha steso un piano dettagliato e analizzato come il nuovo servizio si inserirà nell’area prescelta. Ora il materiale è stato consegnato e con il nuovo anno si prevede un cambio di passo.

Il progetto prevede la realizzazione di due vasche, di cui una olimpionica e una per i piccoli. Oltre alle piscine si sta pensando anche a una sala per corsi e per le cure riabilitative, per realizzare un piccolo centro polifunzionale. (nella foto il rendering del progetto)