La battaglia di Darfo per l’acqua passa anche da una mozione congiunta delle minoranze

La battaglia di Darfo per l’acqua passa anche da una mozione congiunta delle minoranze

Le minoranze di Darfo si sono unite e hanno depositato una mozione al sindaco e ai consiglieri di maggioranza per chiedere loro di fermare l’affidamento della gestione del Servizio Idrico Integrato alla Società Acque Bresciane nel prossimo Consiglio Comunale del 9 novembre.

È Paola Abondio, della Civica, firmataria della mozione insieme a Francesca Benedetti, a elencare i motivi che vanno contro la scelta dell’amministrazione Colossi: il primo è che c’è la data della sentenza della Corte Costituzionale sul riconoscimento del nuovo ATO di Vallecamonica: il 10 gennaio 2023.

“In quell’occasione sapremo definitivamente se la Valle avrà vinto la sua battaglia per l’acqua. Perché abbandonare una battaglia lunga 30 anni a pochi metri dal traguardo?”, chiede Abondio. Secondo l’opposizione aderire ora ad Acque Bresciane significa tradire un impegno che il Comune di Darfo Boario Terme ha preso nei confronti dei propri cittadini e di tutta la Valle.

Viene poi sottolineato l’aspetto economico: “Aderire all’ambito bresciano vuol dire accettare di contribuire a pagare tutti gli investimenti di quei territori che hanno situazioni molto più gravi della nostra città e della Valle” scrive l’opposizione in Consiglio, che spiega che la conseguenza di questa scelta sarà un aumento graduale e significativo della bolletta. Inoltre viene sottolineato un altro punto: “Non c’è alcuna garanzia che l’affidamento ad Acque Bresciane comporti investimenti immediati sulla nostra rete idrica”.

Secondo la minoranza va anche smentita seccamente la possibilità che, aderendo oggi, domani il Comune possa recedere per aderire all’ATO di Vallecamonica: “Una volta che si aderisce ad ATO Brescia il Comune conferisce le sue reti e non ha più alcuna voce in capitolo su gestione, investimenti e bollettazione”.

Le minoranze chiudono affermando anche che non è assolutamente vero che ad oggi il Comune non può fare investimenti sulla rete idrica. Infatti, dal 30 giugno l’ATO di Brescia ha determinato che, in attesa della sentenza della Corte costituzionale, un Comune non aderente può comunque fare investimenti e riportarli in bolletta, previa l’autorizzazione dell’ATO stesso. Quindi ci sono tutte le possibilità burocratiche e finanziarie per svolgere determinati interventi. “Serve uno sforzo collettivo di tutte le istituzioni per non gravare i cittadini di ulteriori costi” chiudono le minoranze appellandosi proprio ai pochi giorni che separano dalla decisione finale.

Da parte sua Siv – Servizio idrico Vallecamonica – parrebbe orientata a proporre al Comune di Darfo una proposta più conveniente di quella di Acque Bresciane e aiutarlo negli investimenti più urgenti.

Darfo Boario Terme attiva il pozzo dimenticato e prosegue l’indagine sulla gestione del ciclo integrato

Darfo Boario Terme attiva il pozzo dimenticato e prosegue l’indagine sulla gestione del ciclo integrato

Soddisfazione da parte dell’amministrazione di Darfo Boario Terme per l’attivazione del “Pozzo Scuola Boario”. Dopo le segnalazioni dei cittadini più anziani dell’esistenza del pozzo, che una volta serviva anche all’imbottigliamento, situato in via Repubblica a Boario, i lavori sono partiti e gli scavi hanno raggiunto via Roccole, all’altezza dello svincolo per la stazione, dove le tubazioni si immettono nell’acquedotto cittadino. La rete idrica comunale con questa struttura in funzione riceve dai 15 ai 20 litri di acqua al secondo.

Un ulteriore attacco non collegato è stato predisposto per l’impianto e consentirà in futuro di allargare ad altre reti della città la distribuzione dell’acqua del pozzo, incrementando all’occorrenza le quantità erogate. L’opera è stata realizzata dalla società Acque Bresciane ed è costata circa 80mila euro.

“Si tratta di una struttura apparentemente semplice, ma tecnologicamente avanzata ed installata a cielo aperto per normativa, che viene inserita in una struttura di protezione in vetro parzialmente trasparente, così che possa diventare oggetto di informazione per cittadini, turisti e ragazzi. In fondo siamo pur sempre la città dell’acqua e l’acqua è il bene più prezioso di cui disponiamo” ha commentato Dario Colossi ringraziando i tecnici e gli amministratori che in poco tempo hanno permesso questo passo avanti. Un provvedimento che il sindaco ha però definito “una fasciatura a un malato che non si può dire guarito”, poiché la convinzione della maggioranza insediatasi a giugno è che si debba approfondire ulteriormente la gestione del ciclo integrato dell’acqua della città.

“Nei prossimi giorni inizieremo ad affrontare la seconda fase di questo processo di cambiamento che condivideremo con i cittadini per renderli partecipi delle scelte che opereremo per il futuro, nel loro esclusivo interesse” ha dichiarato il primo cittadino. Già a luglio Colossi e i suoi avevano annunciato, facendo scaturire non poche polemiche e non solo a Darfo, di dare inizio a un percorso per valutare un progetto di cessione della gestione del sistema idrico integrato del Comune ad una società pubblica individuata da AATO di Brescia.

A Boario Terme lavori in corso per riattivare il vecchio pozzo e frenare la crisi idrica

A Boario Terme lavori in corso per riattivare il vecchio pozzo e frenare la crisi idrica

(Foto da Bresciaoggi)

Di necessità virtù. Ed ecco che in tempi di emergenza idrica il vecchio pozzo di Boario Terme, risalente agli anni ’70 e dismesso una ventina di anni più tardi, verrà riattivato dal Comune. Darfo da inizio estate deve fronteggiare la carenza d’acqua in più punti della cittadina, che conta 11 frazioni e 15mila abitanti. La rete idrica comunale con questa struttura di nuovo in funzione potrà ricevere dai 15 ai 20 litri di acqua al secondo.

Dopo le segnalazioni dei cittadini più anziani all’amministrazione di Dario Colossi dell’esistenza del pozzo, che una volta serviva anche all’imbottigliamento, situato in via Repubblica a Boario, i lavori sono partiti. Dopo le verifiche e il collaudo delle reti, giudicate in buono stato dagli ingegneri di Acque Bresciane, da via Repubblica gli scavi hanno raggiunto via Roccole, all’altezza dello svincolo per la stazione, dove le tubazioni del pozzo si immettono nell’acquedotto cittadino. Il sindaco è convinto della bontà dell’operazione, perché, anche se il meteo è cambiato e qualche acquazzone sta arrivando, l’emergenza idrica è ancora reale e l’apporto del pozzo sarà prezioso.

L’intervento è stato affidato alla società Acque Bresciane con cui il comune ha già collaborato per far fronte alle difficoltà idriche di luglio e agosto. Causa lavori, nel tratto interessato è stato istituito il senso unico alternato con semaforo. Inoltre oggi 1 settembre, dalle 13:30 alle 16:30 verrà sospesa l’erogazione dell’acqua in alcune vie di Boario per il collegamento del pozzo: via Roccole, Corso Italia, via San Martino, via del Sacco e via Polline.

Darfo, pubblicato il bando per assegnare la progettazione del recupero dell’ex Conventone

Darfo, pubblicato il bando per assegnare la progettazione del recupero dell’ex Conventone

Pubblicato sul sito del Comune di Darfo Boario Terme il bando di progettazione definitiva esecutiva della ristrutturazione e riqualificazione di una porzione dell’ex Conventone. Un iter che era stato avviato dalla precedente amministrazione e che si colloca nel bando statale dedicato alla rigenerazione urbana. L’importo a base d’asta è di 370mila euro, per un’opera che ammonta a 2,5 milioni di euro a valere sui fondi PNRR.

La struttura di via Quarteroni, situata nel centro di Darfo, ha potenzialità di tipo culturale e sociale, e da tempo va riqualificata e rigenerata. Il progetto prevede la sistemazione del cortile interno, il recupero delle facciate, la sistemazione degli accessi e delle aree esterne, il rifacimento della copertura e il restauro conservativo degli elementi storico – artistici.

La procedura per l’affidamento dei servizi di progettazione è demandata dall’amministrazione alla Cuc, la Centrale unica di committenza di Brescia. L’offerta deve essere trasmessa esclusivamente in formato elettronico, tramite la Piattaforma Sintel, entro le ore 13:00 del prossimo 13 settembre. L’aggiudicazione avverrà mediante procedura aperta e con applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità prezzo. Il via ai lavori dovrà essere dato a luglio 2023.

Nuovo Cda per il consorzio turistico Thermae & Ski di Vallecamonica

Nuovo Cda per il consorzio turistico Thermae & Ski di Vallecamonica

Tempo di cambiamenti, in seguito all’insediamento della nuova amministrazione comunale di Darfo Boario Terme, per il consorzio turistico Thermae & Ski di Vallecamonica. Nei giorni scorsi si è tenuta l’assemblea del Consorzio, al quale partecipano il Comune ed imprenditori della città.

Il nuovo presidente è l’assessore al Turismo Giuseppe Dadà, mentre nel Consiglio d’amministrazione sono entrati: come vicepresidente Ausilio Priuli, e come consiglieri Nicola Bonadei, Francesco Pedersoli, Ivan Dossi, Adelino Ziliani, Damiano Pizio, Natale Massimo Girelli, Marco Bezzi, Roberto Piccinelli, Giovanna Gheza e Fabio Scalvinoni.

Sull’ente che rappresenta la media-bassa Valle, l’amministrazione di Colossi punta molto e vuole che divenga motore turistico del territorio, con una strategia di promo commercializzazione della città e di quello che le sta attorno. L’obiettivo è replicare la struttura operativa che in alta Valle è rappresentata da Pontedilegno-Tonale.

Darfo Boario Terme, stop all’utilizzo alimentare dell’acqua in cinque frazioni

Darfo Boario Terme, stop all’utilizzo alimentare dell’acqua in cinque frazioni

Per Darfo Boario Terme le ordinanze del sindaco che riguardano le limitazioni all’utilizzo dell’acqua potabile non sono una novità. Già a inizio estate l’amministrazione uscente aveva firmato un provvedimento con il quale si ordinava agli utenti del pubblico acquedotto delle frazioni di Fucine, Pellalepre, Montecchio, Darfo e Cappellino il divieto d’uso potabile dell’acqua proveniente dall’acquedotto comunale.

La crisi idrica delle sorgenti non si risolve, a causa dell’assenza di precipitazioni, e in seguito agli interventi di emergenza in atto per garantire l’approvvigionamento in rete si è evidenziato il superamento di alcuni parametri di riferimento.

Il sindaco Dario Colossi ha pertanto ritenuto opportuno emettere una nuova ordinanza datata 5 agosto in cui vieta l’utilizzo potabile dell’acqua anche ad uso alimentare, al fine di prevenire pericoli alla salute e all’incolumità pubblica.

Ecco quindi che da venerdì gli utenti del pubblico acquedotto delle cinque frazioni hanno visto entrare in vigore l’ordinanza, che esclude l’utilizzo anche previa bollitura dell’acqua del rubinetto, anche per preparare da mangiare. Rimane la possibilità di utilizzo per tutti gli altri scopi, igienici e di irrigazione, ma va centellinata.

“Vi prometto che a breve la situazione verrà ripristinata verso la normalità, poichè noi, gli uffici e lo staff dei tecnici, stiamo dedicando ogni minuto per approntare la soluzione al problema, originato peraltro dalla conosciuta situazione di fragilità del sistema idrico della città” ha scritto Colossi ai darfensi con una richiesta: “Se tutti assumeremo un comportamento maturo ed adeguato supereremo questa emergenza, nel mentre pianifichiamo il futuro.”