Alla Casa di comunità di Darfo un ambulatorio di chirurgia per le persone con disabilità

Alla Casa di comunità di Darfo un ambulatorio di chirurgia per le persone con disabilità

All’inizio del mese c’è stata l’inaugurazione e l’apertura dell’ambulatorio per i migranti, realizzato in collaborazione con l’Auser di Darfo, per assistere i pazienti non iscrivibili al Servizio sanitario; il prossimo 25 maggio, sempre nella Casa di comunità di via Barbolini a Darfo, sarà attivato un ambulatorio di chirurgia dedicato alle persone con disabilità, che necessitano di una visita chirurgica o proctologica.

Gli spazi, situati al primo piano della palazzina dell’Asst Vallecamonica, saranno accessibili il quarto giovedì del mese, dalle 14:30 alle 16:00. L’accesso al servizio è previsto con impegnativa del medico di famiglia, con specifica richiesta di visita chirurgica e con quesito diagnostico “Ch Dama” ed esenzione. Per accedere è necessaria la prenotazione, che si effettua telefonando al numero 0364.540214 dal lunedì al venerdì dalle 13:30 alle 15:30.

L’apertura del nuovo servizio ambulatoriale fa parte delle iniziative del progetto Dama, che ha come obiettivo il miglioramento dell’accesso ai servizi sanitari e sociosanitari da parte delle persone disabili. L’intervento è in particolare supportato dalla collaborazione dell’Anffas sezione di Vallecamonica.

Adotta un’area verde, a Darfo si vuole abbellire la città

Adotta un’area verde, a Darfo si vuole abbellire la città

Adotta un’area verde è il titolo dell’iniziativa voluta per la città di Darfo Boario Terme dall’Assessorato al Verde pubblico, guidato da Pablo Putelli, che chiede ad aziende, associazioni e privati cittadini di sostenere economicamente la riqualifica e la manutenzione di aree comunali quali: rotatorie, parchi giochi, aiuole, o che intendano proporsi per realizzare gratuitamente interventi di manutenzione, valorizzazione, o nuova sistemazione e allestimento di aree verdi pubbliche.

Alle aziende che faranno da sponsor il Comune riconoscerà un ritorno di immagine tramite l’esposizione di cartelli riportanti i riferimenti identificativi dell’esecutore dell’attività svolta.

I soggetti interessati possono andare sul sito del Comune di Darfo Boario Terme e presentare la dichiarazione di interesse, utilizzando il modulo allegato.

Il Comune di Darfo cerca un nuovo gestore per il parco di Luine

Il Comune di Darfo cerca un nuovo gestore per il parco di Luine

(articolo realizzato in collaborazione con Giulio Frerini)

Il Comune di Darfo Boario Terme dopo un mese dalla scadenza del precedente contratto di affidamento ha deciso di cominciare a muoversi per trovare un nuovo gestore al parco archeologico di Luine – attualmente chiuso – per le annualità 2023-24.

Il Comune non ha indetto un vero e proprio bando, ma un semplice, come riportato da comunicato ufficiale, “AVVISO PUBBLICO ESPLORATIVO NON VINCOLANTE PER LA RACCOLTA DI MANIFESTAZIONI D’INTERESSE”. Infatti nella nota stessa rilasciata dall’amministrazione, viene sottolineato come questo non comporti diritti di prelazione o preferenza, né impegno o vincoli, sia per i soggetti interessati sia per l’Amministrazione.

Questa infatti si riserva in ogni momento di revocare, per ragioni di sua esclusiva insindacabile competenza, l’avviso o di non dar corso all’affidamento. Nonostante ciò il termine ultimo per l’invio di queste manifestazioni d’interesse è il 3 febbraio a mezzogiorno (solo via pec), ogni richiesta pervenuta oltre questa data non verrà presa in considerazione.

Il Comune di Darfo ha inoltre messo subito le cose in chiaro sia sui servizi imprescindibili che la nuova gestione dovrà erogare che sul rimborso spese che l’ente garantirà a quest’ ultimi; per quanto riguarda i servizi si possono sommariamente riassumere in quattro punti: presidio, manutenzione del verde, pulizia, gestione biglietti; svolgimento funzioni di controllo, guida, accompagnamento, e informazione turistica; attività di valorizzazione del Parco con eventi didattici, ludici, culturali; gestione servizi di somministrazione e/o distribuzione alimenti e bevande. Mentre per quanto riguarda il rimborso spese il Comune promette 4 mila euro al mese per tutta la durata del contratto, oltre a 6 mila euro annui per spese varie relative alle manutenzioni ordinarie del Parco e delle attrezzature in dotazione.

Ben messo in evidenza dal bando il fatto che questa cifra non è trattabile al rialzo, ma anzi se ci fossero più manifestazioni di interesse si aprirebbe un’asta a ribasso per l’assegnazione, anche se viene specificato che questa non sarebbe l’unico criterio di scelta. Insomma, il Comune di Darfo capitanato dal sindaco Dario Colossi ha messo i paletti su quello che vuole per il futuro del parco: ora sta a chi è interessato rispondere presente.

Per le vetrine di Darfo Boario terme sarà un “Natale in Musica”

Per le vetrine di Darfo Boario terme sarà un “Natale in Musica”

(articolo redatto in collaborazione con Alessia Prudenza e Indira Prandini)

Il Comune di Darfo Boario Terme propone, affiancato dalla Pro Loco e dai commercianti della città, un contest rivolto a tutti i negozi e intitolato “Natale in Musica”. Per partecipare bisogna semplicemente allestire la propria vetrina secondo il tema dato, farle una foto ed inviarla a prolocodarfoboarioterme@gmail.com entro e non oltre il 28 dicembre.

Tutte le foto verranno pubblicate sul profilo Instagram della Pro Loco darfense e qui avverranno anche le votazioni il 29 dicembre; i followers della pagina potranno scegliere la vetrina che preferiscono, tenendo conto di alcuni aspetti come: la coerenza al tema, l’originalità, la ricchezza dei contenuti, i colori e le forme. Le votazioni rimarranno aperte fino alle ore 18:00 di giovedì 5 gennaio e il post che riceverà più likes si assicurerà il primo posto del podio. La proclamazione dei vincitori verrà pubblicata sulla pagina Instagram della Pro Loco.

“I commercianti della città hanno dimostrato grande attenzione ed hanno allestito le vetrine in modo esemplare.” afferma il sindaco Dario Colossi sottolineando quanto l’immagine coordinata sia importante biglietto da visita per una città.

Ai vincitori verrà data come premio una targa di benemerenza, senza contare la possibilità di fare pubblicità alla propria attività in modo gratuito e divertente. Il regolamento completo si può trovare sul sito della Pro Loco di Darfo: https://www.prolocodarfoboarioterme.it/

La battaglia di Darfo per l’acqua passa anche da una mozione congiunta delle minoranze

La battaglia di Darfo per l’acqua passa anche da una mozione congiunta delle minoranze

Le minoranze di Darfo si sono unite e hanno depositato una mozione al sindaco e ai consiglieri di maggioranza per chiedere loro di fermare l’affidamento della gestione del Servizio Idrico Integrato alla Società Acque Bresciane nel prossimo Consiglio Comunale del 9 novembre.

È Paola Abondio, della Civica, firmataria della mozione insieme a Francesca Benedetti, a elencare i motivi che vanno contro la scelta dell’amministrazione Colossi: il primo è che c’è la data della sentenza della Corte Costituzionale sul riconoscimento del nuovo ATO di Vallecamonica: il 10 gennaio 2023.

“In quell’occasione sapremo definitivamente se la Valle avrà vinto la sua battaglia per l’acqua. Perché abbandonare una battaglia lunga 30 anni a pochi metri dal traguardo?”, chiede Abondio. Secondo l’opposizione aderire ora ad Acque Bresciane significa tradire un impegno che il Comune di Darfo Boario Terme ha preso nei confronti dei propri cittadini e di tutta la Valle.

Viene poi sottolineato l’aspetto economico: “Aderire all’ambito bresciano vuol dire accettare di contribuire a pagare tutti gli investimenti di quei territori che hanno situazioni molto più gravi della nostra città e della Valle” scrive l’opposizione in Consiglio, che spiega che la conseguenza di questa scelta sarà un aumento graduale e significativo della bolletta. Inoltre viene sottolineato un altro punto: “Non c’è alcuna garanzia che l’affidamento ad Acque Bresciane comporti investimenti immediati sulla nostra rete idrica”.

Secondo la minoranza va anche smentita seccamente la possibilità che, aderendo oggi, domani il Comune possa recedere per aderire all’ATO di Vallecamonica: “Una volta che si aderisce ad ATO Brescia il Comune conferisce le sue reti e non ha più alcuna voce in capitolo su gestione, investimenti e bollettazione”.

Le minoranze chiudono affermando anche che non è assolutamente vero che ad oggi il Comune non può fare investimenti sulla rete idrica. Infatti, dal 30 giugno l’ATO di Brescia ha determinato che, in attesa della sentenza della Corte costituzionale, un Comune non aderente può comunque fare investimenti e riportarli in bolletta, previa l’autorizzazione dell’ATO stesso. Quindi ci sono tutte le possibilità burocratiche e finanziarie per svolgere determinati interventi. “Serve uno sforzo collettivo di tutte le istituzioni per non gravare i cittadini di ulteriori costi” chiudono le minoranze appellandosi proprio ai pochi giorni che separano dalla decisione finale.

Da parte sua Siv – Servizio idrico Vallecamonica – parrebbe orientata a proporre al Comune di Darfo una proposta più conveniente di quella di Acque Bresciane e aiutarlo negli investimenti più urgenti.

Darfo Boario Terme attiva il pozzo dimenticato e prosegue l’indagine sulla gestione del ciclo integrato

Darfo Boario Terme attiva il pozzo dimenticato e prosegue l’indagine sulla gestione del ciclo integrato

Soddisfazione da parte dell’amministrazione di Darfo Boario Terme per l’attivazione del “Pozzo Scuola Boario”. Dopo le segnalazioni dei cittadini più anziani dell’esistenza del pozzo, che una volta serviva anche all’imbottigliamento, situato in via Repubblica a Boario, i lavori sono partiti e gli scavi hanno raggiunto via Roccole, all’altezza dello svincolo per la stazione, dove le tubazioni si immettono nell’acquedotto cittadino. La rete idrica comunale con questa struttura in funzione riceve dai 15 ai 20 litri di acqua al secondo.

Un ulteriore attacco non collegato è stato predisposto per l’impianto e consentirà in futuro di allargare ad altre reti della città la distribuzione dell’acqua del pozzo, incrementando all’occorrenza le quantità erogate. L’opera è stata realizzata dalla società Acque Bresciane ed è costata circa 80mila euro.

“Si tratta di una struttura apparentemente semplice, ma tecnologicamente avanzata ed installata a cielo aperto per normativa, che viene inserita in una struttura di protezione in vetro parzialmente trasparente, così che possa diventare oggetto di informazione per cittadini, turisti e ragazzi. In fondo siamo pur sempre la città dell’acqua e l’acqua è il bene più prezioso di cui disponiamo” ha commentato Dario Colossi ringraziando i tecnici e gli amministratori che in poco tempo hanno permesso questo passo avanti. Un provvedimento che il sindaco ha però definito “una fasciatura a un malato che non si può dire guarito”, poiché la convinzione della maggioranza insediatasi a giugno è che si debba approfondire ulteriormente la gestione del ciclo integrato dell’acqua della città.

“Nei prossimi giorni inizieremo ad affrontare la seconda fase di questo processo di cambiamento che condivideremo con i cittadini per renderli partecipi delle scelte che opereremo per il futuro, nel loro esclusivo interesse” ha dichiarato il primo cittadino. Già a luglio Colossi e i suoi avevano annunciato, facendo scaturire non poche polemiche e non solo a Darfo, di dare inizio a un percorso per valutare un progetto di cessione della gestione del sistema idrico integrato del Comune ad una società pubblica individuata da AATO di Brescia.