Al via la bonifica dei versanti tra Castro e Riva di Solto, chiude al transito la Sebina occidentale

Al via la bonifica dei versanti tra Castro e Riva di Solto, chiude al transito la Sebina occidentale

Da oggi fino al 24 ottobre i rocciatori saranno al lavoro per bonificare i versanti dell’ex statale 469 Sebina occidentale, nei tratti tra Castro e Riva di Solto. Si parte da Solto Collina, in località Grè. La Provincia di Bergamo, ente competente per il tratto, ha dato l’ok all’avvio dei lavori attesi da tempo.

Obbiettivo dell’intervento, in carico ai rocciatori del Consorzio Triveneto Scarl Coop del Bellunese che si è aggiudicato l’appalto per 208 mila euro, è quello di contenere il rischio di crolli dal versante di monte della strada che regolarmente “scarica” sulla carreggiatta massi, talvolta anche di dimensioni considerevoli.

L’ordinanza di chiusura della strada rivierasca impone per una settimana la chiusura totale 24 ore su 24, dalle 08:00 di lunedì 21 settembre alle ore 18:00 di sabato 26 settembre. Si proseguirà poi per quattro settimane, da lunedì 28 settembre a sabato 24 ottobre con chiusure totali dalle 8:00 alle 18:00 di ogni giorno, escluse le domeniche.

Il traffico verrà deviato su via Nazionale nel Comune di Lovere, per procedere poi lungo la SS 42 sino a Piangaiano dove si dovrà seguire la SP 77 in direzione Solto Collina e Riva di Solto.

Lovere, alla Casa della Serenità il progetto di ampliamento della struttura avanza

Lovere, alla Casa della Serenità il progetto di ampliamento della struttura avanza

Superata l’emergenza provocata dal coronavirus, probabilmente la prova più dura in oltre cinquant’anni di storia, la Casa della Serenità di Lovere rilancia la propria attività di residenza sanitaria assistenziale guardando al futuro con i propri ospiti e insieme al territorio.

Nei giorni scorsi la residenza per anziani gestita dalla Fondazione Beppina e Filippo Martinoli ONLUS ha accolto i primi 9 nuovi ospiti “post-Covid” applicando i rigidi protocolli predisposti dalle autorità sanitarie.

Una ripresa che coincide tra l’altro con la conclusione della prima fase del concorso di progettazione per l’ampliamento della struttura, che passerà attraverso un adeguamento dell’attuale edificio e la totale rivisitazione del fabbricato adiacente, meglio noto come “palazzina ex Ottoboni”.

L’obiettivo è ambizioso: realizzare 15 mini alloggi protetti e inserire 36 nuovi posti letto, il tutto con un investimento complessivo di 12 milioni di euro. Per affrontare questa scommessa la Fondazione Beppina e Filippo Martinoli ONLUS ha deciso di affidare a Luca Molinari Studio di Milano, che da due decenni lavora all’ideazione di concorsi di architettura su misura per committenze dedicate e attente alla qualità dei luoghi, la costruzione di un bando di progettazione che ha coinvolto un gruppo ristretto di architetti italiani.

Dei 20 studi contattati, la fondazione loverese e lo studio milanese ne hanno individuati sei: act_romegialli di Morbegno (Sondrio), Aspro Studio di Vicenza, de8 Architetti di Bergamo, Laboratorio Permanente di Milano, MoDus Architects di Bressanone (Bolzano) e PBEB di Bergamo. I professionisti indicati hanno depositato la propria proposta di progetto che ora dovrà essere valutata da una commissione tecnica articolata in tre gruppi di lavoro e poi esaminata da una qualificata giuria in autunno.

Raggira imprenditore online, 51enne arrestata a Lovere mentre sta per incassare un assegno circolare

Raggira imprenditore online, 51enne arrestata a Lovere mentre sta per incassare un assegno circolare

Una donna di 51 anni, ucraina, è stata arrestata a Lovere, allo sportello di una banca, mentre stava per incassare un assegno circolare a suo nome da 20mila euro. Secondo le indagini i soldi sarebbero arrivati con un passaggio contabile on line. Vittima del raggiro un imprenditore campano, che si sarebbe accorto che il passaggio di 20mila euro da un conto all’altro intestato alla sua società non era andato a buon fine.

Da qui la denuncia e le indagini, che hanno portato all’arresto della 51enne. La donna, probabilmente attraverso un “phishing” sarebbe entrata nei conti dell’imprenditore e quella cifra sarebbe finita sul suo conto aperto un mese fa. Ora è un carcere a Bergamo, accusata di ricettazione, in attesa dell’interrogatorio di garanzia.

Lucchini Rs riapre, i sindacati proclamano uno sciopero di 11 giorni

Lucchini Rs riapre, i sindacati proclamano uno sciopero di 11 giorni

Lucchini Rs, attiva nella produzione di materiale rotabile, ha deciso di far ripartire, con gradualità e limitatamente al solo soddisfacimento delle esigenze di continuità di filiere definite essenziali e strategiche, l’attività di acciaieria.

Dalla prossima settimana, sempre a turnistica ridotta, riprenderanno alcune produzioni ferroviarie di Lovere e poche altre in Lucchini Mamé, a Cividate Camuno.

Ma i sindacati non ci stanno: Fim, Fiom e Uilm dell’alto Sebino hanno, infatti, proclamato ieri 11 giorni di sciopero, dal 3 al 13 aprile compresi. Con l’azienda, affermano “Non è stato possibile concordare nulla, in ottica di prevenzione e tutela della salute dei lavoratori. È uno sciopero che, dopo diversi incontri e proposte di mediazione, è la soluzione unica a tutela dei lavoratori”, scrivono in una nota i rappresentanti sindacali.

“Riaprire la Lucchini vuol dire riversare in strada e sui luoghi di lavoro centinaia di persone che sarebbe meglio restassero a casa, e non possiamo fare finta di non sapere che questo rappresenta, non solo un errore etico, ma un enorme rischio per la nostra già provata collettività” sostengono i delegati.

Ma l’azienda replica: “Le organizzazioni sindacali territoriali hanno ritenuto di non voler responsabilmente condividere una scelta difficile, ma indispensabile per garantire la continuità di fornitura ai settori strategici individuati con precisione dal Decreto, insistendo strumentalmente sulla richiesta di lasciare totale discrezionalità alle persone se presentarsi volontariamente o meno al lavoro. È ovvio che tale scelta renderebbe impossibile pianificare i turni di lavoro e comporre le squadre in sicurezza”.

Lucchini Rs precisa che sono in atto precisi provvedimenti a tutela della salute degli operai. Tra questi, la turnazione scaglionata, la misurazione della temperatura all’ingresso, la fornitura ai lavoratori di mascherine e guanti protettivi, riorganizzazione di mense e spogliatoi per distanziare le persone.

Lunedì si potrà capire meglio quanti operai aderiranno allo sciopero.

Lucchini Rs riapre, i sindacati proclamano uno sciopero di 11 giorni

Lucchini Rs, denaro e mascherine in dono agli ospedali

Tra le tante storie di solidarietà e generosità che si sentono in questi giorni di emergenza c’è l’azione compiuta dal Gruppo Lucchini Rs.

L’azienda ha deciso di devolvere 100mila euro agli ospedali di Lovere, di Esine, di Brescia e alla Protezione civile. Oltre al contributo economico, il Gruppo ha reperito anche 2.000 mascherine FFP3 e assimilabili, che saranno donate agli operatori sanitari.

Alcune di queste mascherine sono state acquistate da Lucchini Rs, altre sono state donate dalla Cina, in particolare dalla partecipata Zhibo Lucchini e da altri partner cinesi del gruppo.

Lovere, alla Casa della Serenità il progetto di ampliamento della struttura avanza

Casa della Serenità di Lovere, si progetta l’utilizzo del lascito Ottoboni

Novità in vista per la Casa della Serenità di Lovere. Previsto l’ampliamento degli spazi della casa di riposo, per l’incremento dei posti letto e per il potenziamento dei servizi rivolti agli anziani ospiti della struttura avviata nel 1963. Si interverrà sulle due palazzine del lascito Ottoboni, di proprietà della Fondazione Martinoli, la stessa che gestisce la casa di riposo.

Gli spazi, ad oggi inutilizzati, sono stati sottoposti alla valutazione di sei studi di progettazione, che parteciperanno a un concorso di idee dal quale dovranno scaturire progetti e spunti. Le due palazzine in questione distano circa 70 metri dal polo centrale: la più grande dispone di quattro da 180 metri quadrati ciascuno, la più piccola dispone di un piano, con un appartamento di circa 80 metri quadrati.

Il Consiglio di amministrazione vorrebbe di realizzare al loro interno 15 appartamenti protetti e stanze per ulteriori 36/40 posti letto che andranno ad aggiungersi ai 110 già presenti nella casa di riposo loverese, per un investimento complessivo di 12 milioni di euro.

I sei studi di architettura coinvolti nel concorso hanno tempo fino a fine maggio per presentare le loro soluzioni. Ad accompagnare il Cda in questo percorso sarà l’architetto Luca Molinari, titolare di uno studio e professore ordinario all’Università degli Studi della Campania.