Non solo incendi: i Vigili del fuoco in Presena per il corso “neve valanga”

Non solo incendi: i Vigili del fuoco in Presena per il corso “neve valanga”

Si è conclusa in Presena la quarta edizione del corso “neve valanga” della Direzione Regionale Vigili del Fuoco Lombardia. Il corso era rivolto a 15 unità di personale Saf Avanzato e Basico e due Funzionari Vigili del Fuoco, delle 50 unità selezionate. Obiettivo finale del corso era quello di formare personale preparato ad operare in ambiente invernale nevoso e ghiacciato.

La stagione invernale prolungata ha permesso di sfruttare appieno le particolari condizioni nivologiche del ghiacciaio.  Il personale, dotato di abbigliamento e attrezzature richieste dalla specializzazione e dall’ambiente, ha potuto svolgere appieno il programma e il percorso formativo.

Grazie agli accordi con Croce Rossa Italiana il dott Francesco Palese ha trattato gli aspetti sanitari legati all’ipotermia e al trattamento dei travolti da valanghe. Al dottor Ernesto Crescenzi e al dottor Fabiano Monti è stata delegata la formazione di nivologia e mitigazione del rischio su terreno innevato, all’avvocato Silvia Traini cenni di legislazione del mondo neve, mentre la formazione tecnica è stata affidata a esperti nazionali del nucleo Saf e alle guide alpine presenti nel corpo nazionale dei Vigili del fuoco.

In queste giornate si è aggiunto un ulteriore tassello alla concreta attuazione dell’Accordo di collaborazione siglato, nel 2020, tra il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile ed il Comando Generale della Guardia di Finanza, che ha la finalità di ottimizzare e rafforzare la collaborazione fra le due Amministrazioni, nell’interesse della collettività.

La collaborazione delle due parti operative SAGF e SAF, ha affinato la sinergia tra le parti, ha migliorato le rispettive capacità operative e professionali, per rendere quanto più efficaci ed efficienti le azioni a salvaguardia della vita umana. Lo scambio di reciproche esperienze ha facilitato la condivisione delle migliori pratiche operative.

Giampaolo Mantelli nominato Amministratore unico di Sassabanek Iseo

Giampaolo Mantelli nominato Amministratore unico di Sassabanek Iseo

Dal 24 aprile 2024, Sassabanek Iseo ha un nuovo amministratore unico, Giampaolo Mantelli. A due anni dalla nomina, Fabio Losio ha lasciato l’incarico, non potendo più garantire l’impegno che lo ha contraddistinto.

Sempre presente, uomo del fare, Losio lascia in eredità al suo successore una società sana che, grazie alla riduzione dei mutui in essere, può guardare al futuro, programmando investimenti di riqualifica e rilancio dell’area. In 4 anni (gli ultimi 2 a guida Losio), i mutui sono stati ridotti da 3milioni e 600mila a 2milioni e 200mila euro e le spese di gestione sono sempre più contenute.

La grande area immersa nella natura affacciata sul lago d’Iseo offre numerose possibilità ai turisti, ma anche ai residenti, tra camping, piscine e attività sportive e di animazione e svago.

Sul ghiacciaio Presena si scia fino al 5 maggio

Sul ghiacciaio Presena si scia fino al 5 maggio

Le temperature in questi giorni non sono del tutto primaverili e c’è chi ha ancora voglia di neve. Il comprensorio Ponte di Legno Tonale comunica che le piste del Presena e la pista Paradiso si presentano in ottime condizioni, anche in seguito alle recenti nevicate, e rimangono aperte ancora per una settimana, fino a domenica 5 maggio.

Per questo finale di stagione, dal 2 al 5 maggio, lo skipass avrà un prezzo promozionale. Poiché la data ufficiale di fine stagione invernale, alla quale è legata la validità dello stagionale, sarebbe quella del 1° maggio, ai possessori di skipass stagionale Pontedilegno-Tonale e Superskirama viene data la possibilità, nei giorni dal 2, 3, 4 e 5 maggio, di acquistare lo skipass giornaliero a un costo speciale alla biglietteria Paradiso.

Gli impianti sono aperti tutti i giorni fino a domenica prossima: la Cabinovia Presena dalle 8:30 alle 15:00 e la Cabinovia Paradiso dalle 8:15 alle 16:00.

Montecampione. Lavori in corso al Plan, per l’albergo a 1200 spunta l’idea del casinò

Montecampione. Lavori in corso al Plan, per l’albergo a 1200 spunta l’idea del casinò

(Foto da Bresciaoggi)

Lavori in corso ai 1800 metri del Plan di Montecampione per il rifacimento del grande complesso, con interventi ai tetti e alle facciate esterne. Si va verso la creazione di 220 posti letto alberghieri e di appartamenti da mettere in vendita. Si stanno sfruttando le agevolazioni del bonus 110% e la conclusione dei lavori è prevista per la fine di settembre 2024.

La relazione di Bruno Dattilo, presidente di Montecampione S.r.l proprietaria dei due complessi, è stata presentata nell’incontro trimestrale organizzato dal Consorzio per i residenti, informandoli delle iniziative per il rilancio, legato alle decisioni del giudice fallimentare.

Per quanto riguarda l’albergo a quota 1.200 metri, in degrado e abbandono a seguito del fallimento di Alpiaz S.p.a., oggi anch’esso di proprietà di Montecampione S.r.l., Dattilo ha ipotizzato la ristrutturazione per rendere più fruibile l’albergo e l’area ristorazione, con il mantenimento delle 128 camere attuali, e il rifacimento di alcune strutture, tra cui la piscina, con la possibilità di realizzare una piccola spa, e l’idea, che si fa sempre più concreta, del casinò. Un’attrazione che secondo l’impresa potrebbe contribuire al rilancio della stazione turistica.

Premio Architettura Minima nelle Alpi, le premiazioni a Breno con l’inaugurazione della mostra

Premio Architettura Minima nelle Alpi, le premiazioni a Breno con l’inaugurazione della mostra

(Nella foto di Fabio Oggero: il progetto Chabot Ninin)

Vione Laboratorio Permanente è un progetto pluriennale di rigenerazione di una piccola comunità alpina, Vione, che riconosce un alto valore al proprio patrimonio edilizio storico su cui è necessario innestare operazioni di recupero strutturale, architettonico, energetico e funzionale.

All’interno di questo progetto nei mesi scorsi è stata indetta la prima edizione di Architettura minima nelle Alpi, Premio di architettura che questo sabato 27 aprile ha visto premiare i migliori progetti decretati dalla Giuria, composta da: Armando Ruinelli, docente FHGR Coira (CH) presidente; Giorgio Azzoni, curatore Premio e Vionelab; Attilio Cristini, Comitato di pilotaggio VioneLab; Luca Gibello, Il Giornale dell’Architettura.com; Sergio Pascolo, IUAV Venezia.

Alla call hanno risposto in oltre 60 tra progettisti e studi di progettazione, operanti in tutto l’arco alpino, in prevalenza italiani ma con candidature interessanti da Austria, Slovenia e Svizzera. In totale sono pervenuti 87 progetti: 29 per la sezione di “Architettura minima per le comunità” e 58 per la sezione di “Architettura minima per la persona”, riguardante progetti privati. Di questi, ben 79 sono stati giudicati ammissibili. In seguito all’attenta valutazione sono stati premiati attraverso l’inserimento in un catalogo e in una mostra itinerante, nonché il soggiorno a Vione nel corso di una breve rassegna di architettura, 2 progetti per ciascuna sezione e assegnate 9 menzioni, oltre ad altri progetti segnalati che hanno ottenuto uno spazio particolare nel catalogo, a testimonianza dell’alta qualità diffusa dei progetti pervenuti e della filosofia del Premio.

Premiati: “Da cosa nasce cosa”, progetto realizzato per il Comune di Verzegnis (Udine) dagli architetti Mentil e Di Qual; “Centro polivalente e residenza per artisti” per il Comune Moncenisio (Torino), realizzato dal Politecnico di Torino (arch. De Rossi, Mascino, Tempestini; Coutan Studio arch. Schiari, Guiguet).
Quanto agli interventi su strutture esistenti di iniziativa privata riguardanti residenzialità e imprenditorialità agricola, commerciale e artigiana i vincitori sono: Maison Gaudie TGG, ad Anzère Le Grillesses, in Svizzera, a cura dello Studio savioz fabrizzi architectes; e Ciabot Ninin a Gorzegno (Cuneo), dello Studio Ellisse architetti.

Per visionare i progetti vincitori e gli altri degni di menzione, si può visitare la mostra allestita presso il Palazzo della Cultura di Breno fino al 12 maggio. Dal 5 luglio, la mostra andrà a Vione, dove resterà aperta fino all’8 settembre. In seguito diverrà itinerante. Le attività del Premio proseguiranno nel weekend dal 5 al 7 luglio nel centro storico di Vione, che sarà al centro di una tre giorni dedicata all’architettura contemporanea nelle Alpi. Tra gli esperti coinvolti in convegni e workshop saranno presenti gli autori dei progetti premiati, illustrati e discussi pubblicamente in storici tabià del paese: la residenza offerta a Vione rappresenta una parte consistente del Premio, ma anche l’occasione per affrontare i temi della rigenerazione delle piccole comunità in un luogo che le rappresenta.

Tra due settimane a Vicenza l’Adunata nazionale degli alpini

Tra due settimane a Vicenza l’Adunata nazionale degli alpini

Conto alla rovescia anche per gli alpini la sezione Ana di Vallecamonica, che si stanno organizzando per partecipare numerosi alla 95esima Adunata nazionale degli alpini. Venerdì 10 maggio con la cerimonia dell’alzabandiera, che si terrà alle 9 in piazza dei Signori a Vicenza, inizierà la grande festa annuale che raduna le penne nere di tutt’Italia, che si concluderà domenica 12 con la tradizionale sfilata.

La città veneta, che ospitò l’Adunata 33 anni fa, nel 1991, attende circa 400mila persone, anche se si prevede già il record “storico” di 600mila presenze. Un’edizione che ha come sottotitolo “Il sogno di pace degli Alpini”, per segnare un legame tra la memoria tragica del passato e i venti di guerra che spirano in Europa e Medio Oriente. “Il monito e il richiamo che i sacrari di questa terra, sull’Ortigara e sul monte Grappa, lanciano alle nuove generazioni, purtroppo oggi non sembrano essere ascoltati. L’appello che questa Adunata vuole lanciare, è quello di percorrere la strada del confronto e del dialogo fra i popoli” le parole del presidente nazionale Ana Favero alla presentazione dell’Adunata.

La sfilata di domenica 12 maggio prevede l’ammassamento dalle 8:00, mentre dalle 9:00 inizieranno a muoversi le sezioni estere e quelle del Sud Italia e nelle isole; a chiudere sarà la sezione locale “Monte Pasubio” di Vicenza, che consegnerà la simbolica stecca alla sezione di Biella, che nel 2025 ospiterà a sua volta l’Adunata. Intanto Brescia e i suoi alpini puntano tutto sull’Adunata del 2026: la decisione verrà presa in ottobre dal Consiglio nazionale dell’Associazione.