Rifacimento del manto stradale lungo la Statale 42: si lavora di notte

Rifacimento del manto stradale lungo la Statale 42: si lavora di notte

Come aveva annunciato a settembre, Anas ha avviato il piano di rifacimento del manto stradale lungo la Statale 42 attraverso due distinti appalti. Il primo, da 1,7 milioni di euro, vede il ripristino della pavimentazione stradale in tratti saltuari per la maggior parte situati nella Bergamasca (Ranzanico, Pianico, Lovere e Costa Volpino) arrivando fino alla zona più a sud della superstrada camuna, a Piancamuno.

Il secondo appalto da 1,8 milioni prevede il ripristino della pavimentazione stradale ammalorata nella zona dello svincolo di Darfo Boario Terme e da Cividate a Breno. Proprio il tratto della media Valle sarà interessato, dalle 21:00 di oggi, 19 ottobre, nei territori comunali di Esine, Cividate Camuno e Breno, da cantieri.

Per consentire l’esecuzione dei lavori è previsto il senso unico alternato regolato da impianto semaforico in tratti saltuari, fino al 13 novembre nella fascia oraria notturna dalle 21:00 alle 6:00 del giorno successivo, esclusi i giorni festivi e prefestivi.

Come durante i lavori svolti il mese scorso sul ponte tra Breno e Cividate, viene fatto obbligo di transito sulla superstrada per i mezzi pesanti e si consiglia l’uscita a Cividate Camuno per gli altri veicoli.

Sempre lungo la Ss42, si sta concretizzando la sostituzione dei guardrail tra Esine e Boario, con contestuale allargamento del tratto che, un paio d’anni fa circa, era stato ristretto per la posa di barriere “salva-motociclisti“.

Premio Giuseppe Tovini ad Associazione Dieci, Centro antiviolenza Donne e diritti ed Elsa Belotti

Premio Giuseppe Tovini ad Associazione Dieci, Centro antiviolenza Donne e diritti ed Elsa Belotti

La prima edizione del Premio Giuseppe Tovini ha visto tre assegnazioni sul territorio: l’associazione Dieci di Erica Patti, il Centro antiviolenza Donne e diritti di Vallecamonica e la psicologa e consulente famigliare Elsa Belotti, fondatrice del centro Family Hope di Brescia.

Il riconoscimento, voluto dalla parrocchia di Cividate Camuno, con il Comune, la Pro loco e la Comunità montana di Vallecamonica, è stato istituito per attualizzare il messaggio universalistico del beato camuno, con un occhio di riguardo ai valori della famiglia e della vita, che Tovini aveva sempre messo al centro.

La giuria ha infatti selezionato i tre vincitori tra persone, associazioni e organizzazioni locali e nazionali che si sono particolarmente distinti per l’impegno in progetti finalizzati alla valorizzazione della famiglia, alla difesa e alla salvaguardia della vita intesa come possibilità dell’uomo di crescita, sviluppo, ricerca della serenità e della felicità.

Grande soddisfazione per il riconoscimento da parte dell’Associazione Dieci – fondata nel 2015 per volontà di Erica Patti, mamma di Andrea e Davide, uccisi a Ono San Pietro dal padre  – che sostiene le famiglie in difficoltà, in particolare i bambini e le donne vittime di violenza e promuove il cambiamento culturale; del Centro antiviolenza Donne e diritti – nato nel 2014 a Darfo e dal 2017 con Terre Unite – assiste donne vittime di violenza; e di Elsa Belotti, psicologa, psicoterapeuta e consulente famigliare, che ha dato vita oltre 30 anni fa al centro Family Hope a sostegno della famiglia.

Contrasto all’abbandono di rifiuti: fioccano multe dall’Unione dei Comuni della media Vallecamonica

Contrasto all’abbandono di rifiuti: fioccano multe dall’Unione dei Comuni della media Vallecamonica

(Nella foto un trasgressore a Malegno)

Cestini pubblici stracolmi, sacchetti ai bordi delle strade, piccole discariche improvvisate fuori paese. Tante le situazioni di degrado che si possono notare frequentemente sul territorio. L’Unione dei Comuni della media Vallecamonica, composta da Malegno, Ossimo, Borno, Niardo, Cividate Camuno ed Esine, non potendo più far finta di nulla di fronte all’abbandono della spazzatura, ha deciso di agire sanzionando gli autori di comportamenti incivili.

Da inizio 2020, se si esclude naturalmente il periodo del lockdown, sono state un centinaio le multe comminate dagli agenti della Polizia Locale sul territorio. I furbetti sono stati identificati mediante l’installazione di telecamere di sorveglianza nei punti strategici e la continua meticolosa visione da parte dei vigili delle immagini trasmesse da remoto. Nel giro di poco più di quattro mesi, specialmente durante l’estate, ad ogni segnalazione è seguito un accertamento e si è passati quindi alla multa da ben 150 euro, spedita a casa del trasgressore.

Soprattutto nelle zone più frequentate dai turisti si sono osservati comportamenti scorretti e un numero di abbandoni superiori che in altri paesi. La finalità dei controlli va nell’unica direzione di difendere l’ambiente, sensibilizzare sulla raccolta differenziata e offrire a tutti un territorio più pulito.

La Cassazione dà ragione al Bim: da Edison 3 milioni di euro per la centrale idroelettrica di Cividate

La Cassazione dà ragione al Bim: da Edison 3 milioni di euro per la centrale idroelettrica di Cividate

Quasi 3 milioni di euro di sovracanoni, più 350mila euro all’anno dal 2020 in poi, oltre a 50mila euro di interessi legali, da sommare alle spese processuali. Questo il risultato dell’operazione portata a termine dal Bim di Vallecamonica contro la società Edison, gestore della centrale idroelettrica Benedetto di Cividate Camuno.

Fu la stessa Edison, nel 2013, ad intentare contro il Bim una causa: non accettava che l’ente pretendesse il pagamento dei sovracanoni per l’intera potenza della centrale, circa 24mila kilowatt, e non solo per 10,2 come stabilito da un accordo sottoscritto anni fa.

In realtà la legge vuole che le centrali idroelettriche versino ai Bim i sovracanoni se poste sopra i 500 metri di quota. La Benedetto di Cividate è sì al di sotto dei 500 metri, ma è alimentata da acque in quota, quindi ha sempre versato, in base a un accordo tra le parti, solamente una parte dei sovracanoni. La Finanziaria 2012 ha cancellato la quota altimetrica, obbligando tutte le centrali a versare i sovracanoni indipendentemente dell’altitudine cui sono poste. L’anno dopo il Bim camuno ha perciò inviato un’ingiunzione di pagamento a Edison, che si è dapprima appellata al Tribunale delle acque pubbliche di Milano, poi al Tribunale superiore delle acque pubbliche di Roma, ma sempre perdendo la causa.

Recentemente anche la Cassazione, nell’ultimo grado di giudizio, ha dato ragione al Bim, nelle cui casse sono in arrivo i fondi per il pagamento dei sovracanoni sino al 12 ottobre 2020, qualcosa come 3 milioni di euro. La sentenza stabilisce inoltre che annualmente Edison dovrà versare circa 350mila euro in più rispetto a quanto già versava.

Mentre Anas lavora sulla ss42 a Cividate, i residenti di via Follo a Breno chiedono la posa di barriere

Mentre Anas lavora sulla ss42 a Cividate, i residenti di via Follo a Breno chiedono la posa di barriere

La data era stata fissata per il 22 giugno e, come previsto dall’accordo tra Anas e sindaci della media Valle – in particolare quelli dei tre Comuni interessati dai lavori e dai disagi, Cividate, Malegno e Breno – lungo la ss 42 è stato avviato il cantiere per la sistemazione e la messa in sicurezza del viadotto di Cividate, mentre nelle prossime settimane toccherà quello di Breno.
La richiesta d’intervento, per un ammontare di circa 1 milione e 800mila euro, è stata portata avanti dalla Provincia di Brescia.

Il nodo del transito dei mezzi pesanti sulla viabilità secondaria, che in un primo momento Anas aveva dato per scontato preventivando la chiusura totale della statale, è stato risolto attraverso una mediazione condotta dagli amministratori con l’ente gestore delle strade mediante l’istituzione del senso unico alternato sulla superstrada. Per il traffico leggero viene consigliata l’uscita sulla sp 345 tra Breno e Cividate. Come si sta dimostrando le code sono comunque inevitabili.

Gli interventi ai viadotti sono attesi da tempo, a tutela dei mezzi in transito ma anche delle abitazioni situate nelle vicinanze. In particolare martedì pomeriggio a Breno un gruppo di residenti in via Follo ha fatto sentire la propria voce dando appuntamento agli amministratori locali e alla stampa nei pressi del Ponte della Madonna: qui, per l’ennesima volta, i cittadini hanno chiesto che Anas provveda a installare delle barriere fonoassorbenti per attutire il rumore dei veicoli in transito sulla tangenziale camuna. Le case in alcuni punti distano infatti soltanto pochi metri dalla strada. L’installazione delle barriere, stando alle promesse ottenute nel corso dell’incontro tra i sindaci camuni e l’Anas nei giorni scorsi, potrebbe avvenire il prossimo settembre.

Viadotti di Cividate e Breno, c’è l’accordo: superstrada a senso unico alternato e uscita consigliata ad auto e moto

Viadotti di Cividate e Breno, c’è l’accordo: superstrada a senso unico alternato e uscita consigliata ad auto e moto

Ha dato i frutti sperati l’incontro tra i vertici Anas, i sindaci di Breno e Malegno (delegato anche per Cividate Camuno), l’assessore alla viabilità in Comunità montana e il responsabile del settore in Provincia.

Un colloquio tra i vari attori che si era reso necessario dopo l’annuncio, dato un po’ troppo precipitosamente, da parte dell’ente statale delle strade, di chiudere la ss42 per un mese per effettuare i lavori di messa in sicurezza dei viadotti di Cividate e Breno.

Il cantiere è stato congelato almeno fino a giovedì 18 giugno. Quando termineranno i lavori in centro a Breno si potrà iniziare a mettere mano al viadotto di Cividate (per poi passare a quello di Breno), regolamentando a senso unico alternato il traffico della superstrada. In tal modo i mezzi pesanti non finiranno sulla viabilità secondaria, aspetto che più di tutti preoccupava la media Valle e i suoi sindaci.

Le auto e le moto che viaggeranno in direzione nord sono tuttavia invitate ad utilizzare la provinciale 345 passando dal centro di Breno. Tir e camion, invece, saranno tutti convogliati sulla superstrada, perché non possono transitare sullo svincolo di Cividate per le limitazioni di peso, ed è altrettanto rischioso che passino sul Ponte della Madonna e in centro a Breno.

La data di fine lavori al momento non si conosce: gli amministratori camuni hanno chiesto ad Anas di operare su due tranche, dato che il cantiere sarà operativo sette giorni su sette e potrebbe avere pesanti ricadute sul flusso dei turisti, che la Valle attende numerosi in questa estate anomala.

Un altro risultato ottenuto dall’incontro con Anas dagli amministratori camuni è stata la promessa della posa nella zona di barriere fono-assorbenti, che probabilmente avverrà in settembre, senza deviazione e probabilmente senza senso unico alternato.