Dona una spesa, la colletta alimentare di Conad anche in Vallecamonica

Dona una spesa, la colletta alimentare di Conad anche in Vallecamonica

Anche i punti vendita bresciani (e quindi camuni) di Conad partecipano, sabato 11 maggio, a Dona una spesa, iniziativa nata in pieno lockdown e giunta con successo alla quinta edizione. Anche la catena della grande distribuzione presente in tutta Italia ha ideato una propria colletta alimentare, a favore delle famiglie in difficoltà dei territori in cui si trovano i propri negozi: ad organizzare è il Centro di Servizio per il Volontariato di Conad Centro Nord, insieme al Forum del Terzo Settore ed alle varie associazioni del territorio.

In campo, sabato, ci saranno oltre seicento volontari di Caritas, Croce Rossa, Protezione Civile, Acli e non solo, pronti a ricevere dalla generosità dei clienti beni come prodotti in scatola, olio, pasta, riso, prodotti per l’infanzia, per la pulizia della casa e per l’igiene intima.

Dalla prima edizione ad oggi Dona una spesa ha raccolto 92 tonnellate di prodotti; l’anno scorso quanto raccolto è andato a 10mila famiglie del territorio. Si punta ovviamente a migliorare questi numeri, puntando anche sulla generosità dei camuni, che potranno partecipare nei punti vendita Conad di Esine e di Boario.

La Valle Camonica attraverso gli occhi dei bambini

La Valle Camonica attraverso gli occhi dei bambini

Darfo Boario Terme, 8 maggio 2024. il chiacchiericcio di 128 bambini è la colonna sonora di questa pausa. Fanno merenda, dopo lo spettacolo teatrale. Li intervistiamo a gruppetti, uno per ogni scuola. È la prima giornata di premiazione del concorso “La mia valle e la mia gente”, che ha coinvolto 70 classi di 11 Istituti Comprensivi. Un totale di 1.160 alunni e 46 elaborati.

Un estratto dall’intervista a Simona Ferrarini, che verrà trasmessa in integrale venerdì 17 maggio a VocePRESENTE

“La fatica che abbiamo fatto a scegliere è stata davvero incredibile”, racconta prima del conferimento dei premi Simona Ferrarini, Presidente della Commissione di valutazione. Gli elaborati scorrono sullo schermo. Insieme ai disegni, le motivazioni degli esaminatori e le storie delle persone narrate. Perché i luoghi della nostra valle hanno un’anima, che si racconta attraverso chi la vive. Battistino Bonali, Martino Cere, Roberto Rigali, Lucio Avanzini, Simone Cominotti, Giuseppe Tovini… Tanti volti per tanti paesi. Le vignette sintetizzano la vita delle persone raffigurate.

I temi del concorso erano stati indicati alle scuole a inizio anno: “Un personaggio del nostro paese” per i primi tre anni della primaria e “Caccia al tesoro in biblioteca o per le vie del paese per conoscere e raccontare un personaggio storico o una persona speciale” per le quarte e quinte. Documentandosi e dando sfogo alla creatività, i bambini hanno interpretato personalità e luoghi con testi e su cartelloni. Un’occasione per riscoprire le proprie radici e approfondire le peculiarità dei propri paesi, come sottolinea l’Assessore alla Cultura di Comunità Montana, Massimo Maugeri.

Questa è solo la prima delle due giornate di premiazione, ed è dedicata alle classi prima, seconda e terza elementare. Le quarte e le quinte sono attese invece, sempre presso il Centro Congressi, venerdì 10 maggio. Tre quindi i paesi rappresentati oggi; per tutti e tre è presente anche almeno una delle persone al centro della narrazione scritta e visiva dei ragazzi: Lucio Avanzini per Bienno, Fabrizio Tognali per Esine e Sabrina Fanchini con i genitori per Pian Camuno.

Bienno
Esine
Pian Camuno

È l’occasione per scoprire gli elaborati e, soprattutto, qualche aneddoto. Perché quando si parte dal ritratto di una persona e della sua attività, poi la ricerca si allarga alla curiosità e alla sperimentazione di alunni e insegnanti. A Esine con le farine del mulino, che i ragazzi hanno visitato, si è impastata una pizza. A Bienno si è esplorato il valore del dialetto, cimentandosi anche nella realizzazione di cestini di spago, rafia e cartone. A Pian Camuno invece, il racconto condiviso dalla famiglia Fanchini ha ricordato ai bambini l’importanza d’impegnarsi e perseverare nella realizzazione dei propri sogni.

In premio, gli studenti ricevono una spilla con un pennuto skizzato (dell’artista Clara Grassi) che incontra un’incisione rupestre ornitomorfa. E, per le classi più grandi, c’è una gita l’anno prossimo. Venerdì tocca proprio a loro: ai 65 studenti delle quarte e quinte premiate degli istituti di Cividate Camuno e di Capo di Ponte.

Durante VocePRESENTE di venerdì 17 maggio alle ore 10:10 ascolteremo insieme le interviste a Simona Ferrarini, Massimo Maugeri e a 6 bambini delle classi premiate. Il podcast della puntata si potrà riascoltare dopo la messa in onda, dalla pagina della trasmissione.

Pian Camuno alla ricerca della Tari non riscossa

Pian Camuno alla ricerca della Tari non riscossa

A Pian Camuno sono cominciate le operazioni di riscossione coattiva nei confronti di coloro che, per un motivo o per l’altro, non hanno pagato la Tari, la tassa dei rifiuti, dal 2016 al 2019. Un’operazione affidata ad una cooperativa sociale con l’obiettivo di riportare nelle proprie casse una somma pari a oltre 165mila euro che, tra interessi, sanzioni e rimborsi spese, salirebbero a oltre 227mila euro, che di questi tempi non sono affatto da considerare pochi.

Nel rendiconto dell’esercizio relativo al 2023 i residui riscossi per mancati pagamenti sono ammontati ad oltre 67mila euro, mentre i crediti di dubbia esigibilità legati alle entrate tributarie hanno raggiunto i 371.200 euro.

Come ammette il Comune, diventa sempre più alta la morosità nei pagamenti, come rivela anche la somma sul fondo crediti di difficile esigibilità: a inizio 2023 era di 398.551 euro, mentre a fine anno era salita a 537.766 euro. Da qui, la necessità di intervenire per cercare di recuperare il più possibile di queste somme.

Bufera a Sarnico, sfiduciato vicesindaco e assessore

Bufera a Sarnico, sfiduciato vicesindaco e assessore

A poche settimane dalle elezioni non mancano i colpi di scena a Sarnico, dove Giorgio Bertazzoli (primo cittadino del paese) durante l’ultima seduta di Giunta comunale ha sfiuciato Nicola Danesi, vicesindaco, e Lorenzo Bellini, assessore.

I due sarebbero stati “colpevoli” di aver chiesto qualche giorno in più per leggere il regolamento relativo all’utilizzo della nuova aula studio all’interno di un edificio confiscato alla mafia, uno dei punti del programma elettorale della lista “Centro Destra Unito” per cui corre alle prossime Amministrative lo stesso Bertazzoli.

Quest’ultimo, dopo la richiesta di vicesindaco ed assessore, ha deciso quindi di sfiduciarli, revocando loro le deleghe a Sport, Tempo libero, Commercio e Turismo. La tensione era già nell’aria da tempo: Danesi e Bellini hanno già annunciato la loro candidatura alle prossime elezioni con la lista avversaria di Bertazzoli, “Sarnico x Sarnico”, che candida alla carica di primo cittadino Virgilio Arcangeli.

Secondo il sindaco, quindi, il loro gesto sarebbe servito come “ostruzionismo” pre-elettorale: “Visto che dobbiamo continuare a lavorare per il Bene Comune di Sarnico, aldilà delle divergenze politiche, nonostante io abbia continuato a dare fiducia ai due assessori, non sono stato ripagato con la stessa moneta”, accusa Bertazzoli sui social.

Dal canto loro, Danesi e Bellini sostengono che si sarebbe potuta convocare un’altra seduta di Giunta per discutere con più calma del regolamento, senza arrivare alla loro sfiducia. Ma il sindaco non è voluto tornare sui suoi passi ed ha nominato Laura Crescini come nuovo vicesindaco e Stefano Faglia e Valentina Micheletti come Assessori.

A Ponte di Legno un  gruppo di mutuo-aiuto per caregiver con l’ATSP di Vallecamonica

A Ponte di Legno un gruppo di mutuo-aiuto per caregiver con l’ATSP di Vallecamonica

Al via questo giovedì 9 maggio a Ponte di Legno la serie di tre incontri dedicati ai “caregiver“. Un vero e proprio gruppo di mutuo aiuto pensato per chi si prende cura dei propri familiari o di persone fragili non autosufficienti al domicilio. Il progetto nasce dall’idea di fornire una risposta ai vissuti di disagio, smarrimento, rabbia che spesso trapelano dai colloqui con i familiari che si rivolgono allo sportello per la ricerca di un’Assistente familiare.

“Vissuti sicuramente collegati alla necessità di trovare un aiuto nell’attività di cura, ma che spesso permangono anche una volta superata l’emergenza” spiegano gli esperti dell’Azienda Territoriale per i Servizi alla Persona di Vallecamonica, che hanno avviato l’iniziativa in collaborazione con il Comune di Ponte di Legno e l’Unione dei Comuni dell’Alta Valle Camonica.

Parlare e confrontarsi con chi vive la stessa situazione, condividere la medesima difficoltà, scambiare informazioni, porre domande, uscire dall’isolamento e trovare una rete di scambio e di sostegno, e cercare nuove possibili strategie utili al compito di cura sono gli obiettivi dei pomeriggi, che verranno supportati dalla presenza di personale qualificato.

Gli incontri si terranno alle 16:00, presso RSA Carettoni in via Roma 100, questo giovedì 9 maggio, mentre giovedì prossimo, 16 maggio e giovedì 20 giugno ci si troverà presso la Sala Polifunzionale in via Salimmo 1. La partecipazione è totalmente gratuita. Per informazioni: dott.ssa Laura Cappellini – 331 686 2329; dott.ssa Alessandra Rodella – 0364 22693

Comunità Energetiche: passi avanti a Niardo, capofila di un progetto con altri sei Comuni valligiani

Comunità Energetiche: passi avanti a Niardo, capofila di un progetto con altri sei Comuni valligiani

Anche in Vallecamonica alcuni Comuni hanno partecipato al bando regionale per le Comunità energetiche. In tutta la provincia di Brescia ad aggiudicarsi la gara sono stati 36 progetti, sui 111 in lizza, tra cui ci sono quelli dei Comuni di: Angolo Terme, Darfo Boario Terme, Edolo, Niardo, Pian Camuno, Ponte di Legno.

La Comunità energetica con capofila Niardo, progettata con l’azienda camuna Fedabo e allargata anche ad altri sei comuni, ovvero Berzo Inferiore, Borno, Cividate, Esine, Malegno e Ossimo, è stata la prima ad assicurarsi il finanziamento in Valle: passata l’ammissione al bando della Regione, ora dovrà attivarsi per ricevere i finanziamenti.

Una bella risorsa, la Cer, per i Comuni, oltre che per i privati cittadini e per le aziende: oltre ad abbattere i consumi, favorendo la transizione energetica, permette di avere guadagni per vent’anni, con gli incentivi che il Gse verserà in base all’efficienza del funzionamento e dalla corrente consumata-prodotta durante la giornata. Le Cer permettono di diventare produttori di energia green per l’autoconsumo collettivo. Il vantaggio in bolletta si stima tra il 20 e il 40% con benefici ambientali, sociali ed economici.

Anche il Comune di Darfo Boario terme ha già costituito la sua Cer e ha vinto il bando regionale che le finanzia. Resta da risolvere tema della gestione, che potrebbe essere autonoma, viste le dimensioni della cittadina.

Da capire anche se i fondi regionali, 20 milioni in tutto, basteranno per i Comuni ammessi al bando. La notizia di queste settimane è che il Pnrr ha messo a disposizione 2,2 miliardi per le Cer nei Comuni sotto i 5mila abitanti. Resta da capire se e come i nostri piccoli Comuni potrebbero accedervi.